6.04.2003

La stessa Cuba

Cuba è sempre la stessa. Non ho avuto nessuna sensazione di dissenso organizzato anche se i cubani, amici miei, intendo i filo castristi, non sono soddisfatti di come sono andate le cose rispetto alla fucilazione dei tre dirottatori. E' succsso che si è uccisa la madre di uno dei tre e su queste cose i cubani sono estremamente sensibili. Non so quanto sia vero, ma credo di si, anche se la notizia in Europa non è arrivata, ma pare che per la prima volta Cuba non abbia restituito i corpi dei morti alle famiglie e che le famiglie siano state avvertite ad esecuzione compiuta. Il primo maggio in piazza della Rivoluzione Fidel Castro ha tentato di dare una spiegazione ai fatti avvenuti. Ha spiegato che gli USA non stanno applicando da tempo le leggi migratorie per creare tensione nell'isola e per giustificare un loro attacco (forse anche militare) su Cuba che continua a far parte dell'elenco degli stati canaglia. Per questo motivo hanno preso la decisione della punizione esemplare da un lato e della diffida agli USA dall'altro. Fidel ha spiegato che da 4 anni non usavano la pena di morte e non esclude che possano discuterne l'abolizione. Devono tutelare il turismo, unica loro entrata economica e dopo 2 dirotamenti aerei e il dirottamento della zattera che porta a Regla, hanno pensato che si sarebbe creato il panico tra i visitatori dell'isola ed hanno preso una decisione esemplare quindi drastica. I cubani non hanno inteso il modo (un po troppo forte per il loro carattere) non discutono la pena in se ove fosse avvenuta con proceso pubblico e sentenza non così immediata. In piazza hanno letto l'elenco degli scrittori contro la pena di morte, ma a favore di Cuba e hanno sciolto alcune notizie che arrivavano del tipo Gabriel Garzia Marquez a favore del dissenso. Il 20 di maggio tutta l'isola aspettava le parole di Bush su Cuba, aspettavano con apprensione, con paura, sono terrorizzati di subire un attacco USA dopo averne costruito il pretesto.
Per il resto è andato tutto bene, mi sono divertita tantissimo. Sono stata a La Habana da Biqui e sono riuscita ad andare sia al cinema a vedere "Entres Ciclones" sia a teatro a vedere "Celestina". Piacevolmente sorpresa dall'opera teatrale molto progressista, basti sapere che gli attori recitano completamente nudi simulando atti sessuali tra uomini, uomini e donne, donne, masturbazione. Al cinema lo spettacolo è doppio: gli spettatori partecipano con commenti ad alta voce senza nascondere le grasse risate che si fanno sulla situazione cubana (il film parla di tutto quello che è succeso mentre a Cuba passava il ciclone) in sostanza la gente continuava a vivere degli espedienti di sempre. Sono stata a Colon circa 20 giorni a casa di Juan Carlos ed anche ad alcuni incontri nella galleria d'arte con poeti contemporanei che hanno preso le distanze dalla pena di morte. Poi discoteca, Juan Carlos ha finalmente avuto la posibilità di riaprire una discoteca e di riprendere a fare un lavoro in regola con le leggi dello Stato Cubano, per due anni infatti ha campato registrando film con una parabolica (assolutamente proibito) ed affittandoli di nascosto a tutto il paese comprese le alte cariche dello Stato ... non è pazzesco!! Tutti si arrangiano per campare. Nesuno riesce a vivere con il salario ufficiale pari a 400 pesos (meno di 20 dollari al mese) e quando dico tutti intendo tutti, il dentista di Colon vende anche sigari e aragoste. Tutto funziona sulla base di una doppia economia: quella ufficiale e quella sommersa, ma funziona.
Non so dire che cosa si dovrebbe fare, non è facile ufficializzare tutto quello che Cuba ha inventato dopo la caduta del muro di Berlino per sopravvivere. Non è facile per nessuno, sicuramente impossibile per un Berlusconi di turno.