Ho imparato
Ho imparato nei miei viaggi a mettere in discussione tutto. La casa: Ho visto gente felice vivere in una tenda, donne nomadi con un portamento da far invidia ad una TOP MODEL come NAOMI, ridere insieme ad altre donne con mani e piedi dipinti con il rosso dell'Hennè (quello che noi usiamo per tingere i capelli). Ho capito che noi non siamo puliti siamo asettici, ho visto case accoglienti fatte di cuscini e di tappeti e case spoglie ma piene di bambini bianchi e neri giocare insieme felici con un pattino a rotelle a testa. L'economia: Ho visto gente costruire una festa, alla quale ero invitata, con meno di 20 dollari, ho regalato una festa di matrimonio alla sorella di un mio amico con la misera spesa di 50 dollari, dove mi sono divertita come non ci si diverte a nessuno dei nostri matrimoni e con una spesa di molto ma di molto inferiore. Ho prestato un vestito bianco alla sposa e non ho mai visto una sposa tanto felice neppure con un vestito di Dolce & Gabbana. L'amore: Ho visto i figli del primo matrimonio giocare con i figli del secondo matrimonio, suocere e nuore vivere insieme dopo un matrimonio fallito. Ho visto la mamma di Raul regalare un pezzo di casa alla ex moglie di suo figlio e comprare un regalo per l'amante di suo nipote. La cultura: Ho conosciuto musicanti laureati in medicina, cantanti laureati in economia e sportivi laureati in lettere e filosofia. Ed ancora gente semplice, ma non ignorante, gente senza scolarità, ma non senza cultura. Amo il terzo mondo, amo la puzza del terzo mondo, come dice Marquez il terzo mondo odora di Guayaba marcia. Amo l'odore del disinfettante nelle case per eliminare le cucarachas. Amo il fatto che una volta al mese, di sabato, i latinoamericani lavano anche i muri di casa e non si possa passare sotto i balconi perchè l'acqua ti arriva in testa. Amo i bambini che giocano con le cavallette (i saltamonte) e si fermano a parlare con te raccontandoti la storia della loro rivoluzione (a Cuba sanno tutto su Fidel ed in Mexico tutto su Pancho Villa). Amo la riservatezza degli indios e la spudorataggine dei cubani. La sessualità delle donne cubane che ballano come se facessero l’amore. Amo i loro inni ed il fatto che si alzino in piedi quando lo suonano, amo sentirli cantare ed il loro senso della Patria perchè la loro è una Patria da difendere è la Patria di chi ha poco e non può permettersi di perdere il poco che ha. Amo la diversità delle razze e delle loro culture e amerei anche l'Italia se si lasciasse permeare da tutto questo senza assurde difese di una cultura del nulla, del denaro, se non fosse così conservatrice tanto conservatrice da voler esclusivamente conservare la propria ignoranza.