9.20.2002

8 agosto - il Che è stato qui

Cochabamba e' una citta' piacevole, direi ricca, tranne che per i poveri. Infatti quando esiste il ceto medio da queste parti aumentano anche i pezzenti e qui sono buttati per terra e chiedono l'elemosina piu' o meno come in tutti i paesi dell'America Latina. La gioventu' e' molto meno india di quella di LA PAZ, i ragazzi sono molto belli molto di piu' delle ragazze (Duddu e Raul impazzirebbero). Sono moderni, jeans sotto l'ombelico, orecchini, piercing, e canotte corte. Le scarpe lasciano a desiderare. Ci sono pochi bar e pochi ristoranti, si mangia e si beve per strada, anche la pipi' si fa nei bagni pubblici raccomandati come puliti ed odorosi nel senso di profumati. Il mercato e' vivave, i bambini piccoli dormono benissimo negli scatoloni e imparano a gattonare tra i sacchi di patate che vendono almeno di 20 qualita' Il mercato dei fiori e' affascinante, avrei comprato delle calle bianche se solo avessi saputo a chi regalarle. Dormiamo in un hotelucho de mierda, con l'acqua che va e che viene, Carlo ha preso anche la scossa con questi riscaldatori del cazzo, ma la signora e' simpatica e il figlio negro? ci prende per mano. Paghiamo ben 24.000 lire una doppia con colazione. Questa sera partiamo per SUCRE (10 ore di bus). Viaggiamo la notte in un bus cama (una figata) da 120 BS - 33.240 Lire in due, avremmo potuto spendere la meta', ma crepi l'avarizia. Molliamo un po' di soldi noi che possiamo! A parte la sana redistribuzione del reddito gia' avvenuta con lo scippo della borsa di Gripe! Ricompreremo la macchina fotografica a SUCRE, non possiamo tornare con questi paesaggi solo per i nostri occhi. Mi consola che il CHE prima di morire abbia visto tutto questo. PATRIA o MUERTE, VENCEREMOS ?????