Con la morte finisce tutto?
È morta la mamma della mia vicina di casa (90 anni). Sento invidia per chi crede che ci sia felicità assoluta dopo la morte. Mi piacerebbe credere in Dio ma non ci riesco. Sono agnostica ed i miei coinquilini la pensano esattamente come me. Però essere vicini e compassionevoli con coloro a cui siamo affezionati è un' urgenza che sento ma non trovo ne luogo ne modo alternativo se non andare tutti in chiesa al funerale pur non sentendo comunione con la funzione o la tradizione che sia (tradizione di chi?). Ed arriva anche il Natale (natale di chi?). Non è stato facile e dopo 5 minuti ero fuori dalla chiesa perché mi sentivo lontana anche solo dagli amen e dai segni della croce. Litanie sempre uguali che si susseguivano cantilene che si ripetevano a memoria senza coglierne il senso parole scritte da millenni che non tengono conto del passare del tempo e del cambio della società che ci circonda. I nostri cari lasciano il segno della loro presenza nel nostro carattere e vivono in noi a volte nostro malgrado. Riscoprire similitudini con mio padre mi inquieta però anche lui vive in me anche se lo combatto. Non so Alessandro a volte vorrei essere sola al mondo a volte terreni con me solo alcuni a volte salverei tutti solo per non sentirmi in colpa. Difficile molto difficile vivere!