Frida
Un grande lavoro sul corpo nel dolore.
Il dolore degli altri è un fatto transitorio nella nostra coscienza.
Il dolore si può partecipare?
Ancora, il dolore si può davvero raccontare?
Puoi conoscere i pensieri di Amleto, ma non puoi descrivere un mal di testa, perché il dolore distrugge il linguaggio.
Frida Kahlo aveva un cane di nome Dolore, più che un dolore di nome cane.
Lei descrive il suo dolore, non ne viene ammutolita, il suo dolore è articolato perché acquista una forma visibile e sensibile, è una grande narratrice del dolore.
Tutto questo viene reso benissimo in un film, che se da un lato risulta noioso per la troppa quantità di storia, dall’altro ti fa capire che cosa è stata la pittura per Frida.
Così l’amore per Diego Rivera di cui Frida accetta i tradimenti, ma non la slealtà.
Si sposano 2 volte dopo il distacco da lui per averlo trovato a letto con sua sorella. Tradimento e slealtà insieme.
Ha rapporti sessuali con tutte o quasi le amanti di suo marito, ma non può con la sorella.
Che strano FK, Frida Kahlo, Franz Kafka!!! Che strano due delle più grandi figure simboliche del ventesimo secolo condividono le iniziali, il dolore e chissà forse anche le loro posizioni nel mondo.
E’ valsa la pena vederlo.
Frida
"Come stai?".
"Stanca di sentirmi fare questa domanda. Per il resto…
una merda, e tu?".
Tra moglie e marito:
"Ci sono stati due brutti incidenti nella mia vita: quell’autobus e te. Ma tu sei di gran lunga il peggiore".
"Tu non credi nel matrimonio".
"Certo che ci credo, ho già avuto due mogli!".
"I radicali sono un po’ pericolosi, ma… organizzano le feste migliori".
"I ricchi non hanno buon gusto, pagano gli artisti perchè lo abbiano al posto loro".