9.20.2002

Bolivia (vale la pena) - Impressioni dal 1 al 31 agosto 2002

3 agosto - l'impatto
La citta' e' india, la piu' india incontrata nei miei viaggi. Sia in costume che vestiti da manager, camicia e cravatta, i visi sono tutti da cholos indios. Vivono per se stessi e non fanno troppo caso a noi turisti che non siamo in molti. La Paz e' un fermento continuo di gente che compra e vende qualche cosa, auto, mercati. Vendono qualsiasi cosa e il tutto si svolge per strada, dalle noccioline americana alle vasche per idromassaggio. Sono stata al mercato della stregoneria (brujeria) ed e' impressionante, vendono vino con appesi i feti secchi dei lama e tutto l'occorrente per fare il pagamento alla terra (pago alla Pacha Mama). Sacchi di foglie di coca, amuleti ed erbe strane, unghie di gatto che curano dai calli al cancro. C'e' il sole, ma fa freddo, i bambini vanno a scuola e difficilmente li trovi per strada a vendere qualcosa o a chiedere l'elemosina, oggi li abbiamo incontrati in giro nei musei della citta'. I volti sono sorridenti e rilassati, la citta' non puzza e gli abitanti sono puliti. La Paz e' situata in un posto incredibile, per la meta' le case sono nel cono del vulcano e per l'altra meta' arroccate sul bordo del cono del vulcano. Domani mattina partiamo per Copacabana ovviamente non quella Brasiliana, bensi' quella sul lago Titicaca, 3800 metri di quota, non potro' indossare il bikini. Non e' male essere in vacanza con Carlo, vediamo le cose con gli stessi occhi e siamo l'uno per l'altro ottimi compagni di viaggio. Gli amici ci mancano un po', ma meglio in vacanza da soli che al lavoro in compagnia.