23 agosto - Mama Coca
Le foglioline verdi si prendono con cura e si liberano del filo intermedio. Una dopo l’altra si collocano al lato della bocca, tra i denti e la guancia per almeno 10 minuti. Bisogno farne un bel mucchietto. Quello e’ il momento del catalizzatore. Ce ne sono di tipi diversi, fatti di calce, di gusci di conchiglia ed anche di patata americana (quella dolce, il boniato) si chiama Piedra. Bisogna morsicare un pezzettino di piedra ed amalgamarla alle foglie di coca. La colombiana che sta viaggiando con noi mi ha insegnato bene a traer tutti i vantaggi da “mama coca”. Marcela studia sociología ed e’ in giro per il sud america per scrivere la sua tesi sulla coca (stara’ in giro 6 mesi). Ci sono con noi tre irlandesi (giustissimi) ed un canadese che non mi piace, a dir il vero non piace a nessuno. Parla poco e quando parla e’ per chiedere una sigaretta a me o ad altri. Ovviamente Marcela e’ quella che mi piace di piu’, conoce molto bene la realta’ sud americana ed e’ innamorata di Cuba come me, ha 23 anni ed e’ andata a Cuba 4 volte. La coca mi ha aiutato a sopportare il freddo, mi ha alleviato un mal di testa, mi ha dato allegria durante questi 4 giorni passati nei luoghi piu¡ poveri del paese. Quando si dice poveri non si ha idea del vero significato della parola. Siamo stati senza acqua, senza luce, non ci siamo lavati per quattro giorni. Abbiamo bucato una gomma, rotto una balestra piu’ volte e siamo stati due ore fermi per il manicotto dell’acqua la mattina presto a 4200 metri di altezza con un freddo indescrivibile. Abbiamo visto cose strabilianti che ti fanno dimenticare la fatica ed il freddo. Lagune rosse, azzurre, verdi. Montagne di tutti i colori, pampas grandi, medie e piccole. Muschi grandissimi che crescono un millimetro l’anno e vivono 100 anni con i quali gli indigeni si scaldano. Llama, Vicuñas, Alpacas, Guanacos, i quattro camelidi che vivono in queste zone. Flamengos rosa ed uccelli vari. L’autista e’ un personaggio pazzesco, cucina per noi, ripara la machina con mezzi di fortuna assistito da Gripe che ormai e’ suo amico. Si chiama Lucas e mastica coca tutto il giorno. La coca e’ la madre tierra dice Marcela, si possono leggere le foglie di coca come da noi si leggono i tarocchi. Mescolata al catalizzatore ti intorpidisce la bocca e butta fuori tutte le sue proprieta’. Puoi stare anche 24 ore senza dormire e mangiare solo masticando foglie verdi. Dopo questa esperienza anche per me e’ diventata MAMA COCA.