11.12.2002

Marquez

Macondo era allora un villaggio di venti case di argilla e di canna selvatica costruito sulla riva di un fiume dalle acque diafane che rovinavano per un letto di pietre levigate, bianche ed enormi come uova preistoriche.Il mondo era così recente, che molte cose erano prive di nome, e per citarle bisognava indicarle col dito.
Ah! Chi è stato in Latinoamerica sa che quello che scrive Marquez è tutto vero.
Nel marzo scorso a Cuba sono andata in un paesino di quattro anime, quasi tutte nere, (i neri avranno l'anima nera e si macchierà di bianco quando dicono le bugie? Ed anche i bimbi neri quando pensano al diavolo lo vedranno bianco?) ... dicevo ... sono andata da alcuni parenti di R. "venti case di legno, il fiume, l'odore del caffè colato, quattro palme, binari in disuso ..." ero a Macondo.
Gabriel Garcia Marquez. Ecco uno come lui potrebbe ruttare, russare, mettersi le dita nel naso, per me sarebbe sempre a rischio di innamoramento. Amo la mente, il genio, la cultura, l'intelligenza il tutto anche in un corpo sfatto di 80 anni.
E la santeria? Brasile e Cuba sono i paesi culturalmente più vicini?
La natura non è né buona né cattiva. Esseri viventi, uomini, spiriti, divinità, pensieri e azioni non sono né buoni né cattivi, non in senso assoluto.
La religione Yoruba non ha comandamenti né un'etica basata su principi assoluti e universali, si basa su una spinta apparentemente semplice e banale: la ricerca della felicità. Bene è ciò che rende felici, male ciò che fa soffrire. Questo non significa che l'essere umano sia legittimato a compiere ogni tipo di azione sulla base del proprio benessere o di un egoistico piacere. La felicità dell'individuo, infatti, non esiste se non si inserisce all'interno di un quadro naturale e spirituale armonioso, in equilibrio.
Salute, benessere materiale, felicità amorosa sono gli ingredienti fondamentali per rendere un essere umano sereno, ma non sono raggiungibili se gli elementi di cui è composto l'ambiente in cui l'individuo esiste e agisce non sono ciascuno in equilibrio rispetto agli altri. E in questi elementi sono compresi gli altri individui che interagiscono con lui, gli spiriti che lo accompagnano, gli orisha o santi, l'ambiente in cui vive.
Buona diventa perciò ogni azione che si muove verso il raggiungimento di questo equilibrio e cattiva ogni azione che lo rompe o che provoca degli squilibri.
Ed a noi è toccata la religione cattolica con un dio che ci punisce, con i sensi di colpa, con la morale.
Siamo o non siamo sfigati?